- Memoria di san Coemgen (o Kevin) di Glendalough
a cura di Giovanni Joseph Fumusa
San Coemgen (Caoimhín in irlandese moderno, Kevin nella forma anglicizzata) nacque nel 498 in Irlanda, nel Leinster. È uno dei quattro santi più importanti dell’isola (assieme a San Patrizio, San Columba di Iona e Santa Brigida di Kildare). Si narra che il nome, che in antico irlandese significa “di nascita nobile/benedetta”, gli fu imposto da un angelo apparso durante la celebrazione del suo battesimo.
All’età di 7 anni fu affidato inizialmente a San Petroc e, dopo qualche anno, fu mandato al monastero di Kilnamanagh il cui abate, Sant’Éogan (Owen nella forma anglicizzata), era suo zio. Qui Coemgen ricevette gli ordini sacri. Passarono gli anni e Sant’Éogan decise di spostarsi verso il nord dell’isola – dove avrebbe poi fondato il monastero di Ardstraw – e volle nominare Coemgen come suo successore alla guida del monastero di Kilnamanagh.
Coemgen, invece, era alla ricerca di una vita ascetica e lasciò il monastero per rifugiarsi nel deserto, in un luogo chiamato Glendalough (valle dei due laghi). Prese dimora in una grotta grande circa un metro per un metro e mezzo, nota oggi come il “Letto di San Kevin”. A Glendalough Coemgen visse in preghiera e abnegazione, camminando scalzo, vivendo all’addiaccio e, in inverno, pregando immerso fino al collo nelle acque gelide dei laghi. Una volta, mentre pregava immerso nel lago, gli cadde il breviario di mano, ma una lontra apparve dal lago portando in bocca il breviario intatto. Da quel momento la lontra avrebbe portato a san Coemgen il pesce con cui il santo si sarebbe nutrito.
La vita ascetica di Coemgen giunse al termine quando un allevatore di nome Dima, girando alla ricerca di una sua vacca la quale produceva poco latte, si trovò di fronte alla seguente scena: il santo stava pregando nella propria grotta e la mucca, che stava leccando le vesti di Coemgen, aveva le mammelle piene di latte. Dima, che era un pagano, cadde in ginocchio e chiese al santo di istruirlo nella fede di Cristo. Poi fu il turno della famiglia di Dima e ben presto il numero di pagani che chiedevano di essere istruiti nella fede aumentò.
Nel 549 Coemgen decise di fondare un monastero a Glendalough, ma il re pagano O’Toole non gli diede il permesso. Qualche tempo dopo, l’animale prediletto del re, un’oca, invecchiò e non fu più in grado di volare e O’Toole convocò Coemgen, avendo sentito del suo potere di guarigione. Il santo gli chiese in cambio tutte le terre che sarebbero state sorvolate dall’oca. Il re acconsentì e subito l’oca ringiovanì e fu nuovamente in grado di volare; spiccò il volo e sorvolò l’intera valle di Glendalough, fermandosi nel punto in cui san Coemgen avrebbe edificato il monastero. Fu aiutato in questo dai contadini delle terre circostanti e ben presto fu raggiunto da monaci provenienti da altri monasteri dell’isola. I monaci della neonata comunità di Glendalough presero ad insegnare la Fede cristiana a tutti, senza distinzione di età o di estrazione sociale.
Avendo completata la fondazione del monastero, Coemgen si recò a Roma per ricevere le reliquie per il monastero. La comunità crebbe tanto da necessitare la costruzione di altri edifici e diventare una vera e propria città monastica e uno dei maggiori centri monastici d’Irlanda.
Coemgen morì nel giugno del 618 e non si conosce l’ubicazione della sua tomba. Il monastero da lui fondato, dopo aver ricevuto lo status di Diocesi nel 1111, venne distrutto nel 1398 dall’esercito inglese. Oggi i pellegrini possono ancora ammirare la croce monolitica di San Kevin, una torre campanaria celtica alta 30 metri, e le rovine di molte chiese, la più antica delle quali è dedicata alla Madre di Dio.