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Sinassario | 3 gennaio 2024

Gen 2, 2024 | Sinassario

  • Memoria di san Malachia Profeta

da: calendariobizantino.it

Il profeta Malachia, nome che significa “messaggero di Dio “, è l’ultimo dei dodici profeti minori, e anche di tutti i profeti del Vecchio Testamento. Egli ha profetizzato la venuta di un uomo saggio tra gli ebrei, un messaggero che avrebbe ristabilito il giusto rapporto tra gli uomini e Dio. Probabilmente visse alla corte di Artaserse I Longimano, re dei Persiani, che regnò dal 465-424 a.C. Il libro delle profezie di Malachia è diviso in quattro capitoli, dove si preannuncia la venuta di Cristo come il Sole della Giustizia (Ml 3,20 oppure Ml 4,2).

I Padri sono concordi nel vedere in Malachia il preannunzio profetico del sacrificio della Messa, con Gerusalemme che perde il titolo di “luogo dove bisogna adorare”, e Gesù che istituisce il rito eucaristico per tutta l’umanità. Inoltre dal suo libro emerge il senso dell’immutabile giustizia di Dio e dell’universalità della vera religione.

  • Memoria di San Gordio, martire di Cesarea

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Il martire Gordio, originario di Cesarea di Cappadocia, era un centurione. Incapace di sopportare l’empietà dei pagani, si ritirò in luoghi disabitati per purificarsi attraverso la preghiera e il digiuno. Dopo essersi reso conto che la sua formazione ascetica era sufficiente, scese dalle montagne mentre a Cesarea si teneva una festa pagana, a cui partecipava tutta la popolazione, e si presentò alla folla. Sebbene gli spettacoli della festa continuassero, nessuno prestò loro attenzione, ma tutti gli occhi erano rivolti verso di lui. A causa del suo soggiorno in luoghi remoti, il suo aspetto era selvaggio, la sua barba era lunga, i suoi abiti consunti, il suo corpo come uno scheletro; tuttavia la grazia risplendeva intorno a lui. Fu riconosciuto, e si creò una gran confusione, mentre i suoi compagni cristiani si rallegravano e i nemici della verità gridavano invocando la sua morte. Professò coraggiosamente la sua fede davanti al governatore e, dopo le torture, fu decapitato; questo avvenne durante il regno di Licinio, nell’anno 314. San Basilio il Grande tenne un’omelia su San Gordio, ricordando che alcuni tra i suoi ascoltatori erano stati presenti al santo martirio.

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