Iniziale » Sinassario | 29 dicembre 2023

Sinassario | 29 dicembre 2023

Dic 28, 2023 | Sinassario

  • Memoria dei SANTI INNOCENTI che sono stati uccisi su ordine di Erode

a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria

Quando i magi non tornarono da Erode per dirgli chi fosse il Cristo, questo malvagio re architettò un altro piano per uccidere il Divino Neonato. Aveva sentito, che secondo le Scritture, il luogo di nascita del Cristo sarebbe stato Betlemme. Però non conosceva chi fosse Gesù, se si trovasse dentro Betlemme o nei dintorni, per cui giunse alla conclusione che il bambino fosse sotto i due anni, e diede l’ordine di uccidere tutti i bambini di Betlemme e dintorni fino all’età di due anni. Lo sterminio fu improvviso, le malcapitate madri videro uccidere i propri figli stanti nelle loro stesse braccia. La Chiesa cristiana giustamente proclamò Santi questi bambini massacrati poiché morirono in età innocente e sono stati in un certo senso i primi martiri del cristianesimo. Certamente non furono battezzati coscientemente, ma furono battezzati con il loro stesso benedetto sangue innocente.

Facciamo notare che nel mondo ortodosso, alcune reliquie dei Santi Innocenti si trovano a Costantinopoli, nella chiesa di San Giacomo Fratello del Signore che fu eretta dall’imperatore Giustino. Gran parte delle reliquie dei Santi Innocenti sono custodite dal Patriarcato Greco di Gerusalemme in una cappella attigua alla Basilica della Natività. Altri frammenti si trovano nel Monastero di Pantokrator della Santa Montagna dell’Athos

  • Memoria di San Giorgio vescovo di Nicomedia, compositore di canoni e tropari

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

San Giorgio visse nell’era tumultuosa e grande per l’Ortodossia del Patriarca di Costantinopoli Fozio (857 – 891), con il quale mantenne una corrispondenza. Compose due inni in occasione della festa dell’Ingresso nel Tempio della Madre di Dio e mise in musica il suo Ufficio. Compose anche il Canone della Proeortia dell’Annunciazione, così come altri canoni in onore della Madre di Dio. Scrisse anche discorsi solenni, come per l’Ingresso nel Tempio, per il Concepimento di Sant’Anna e quello “Erano davanti alla Croce di Gesù”. (Elementi della sua biografia sono confusi con quelli di San Giorgio, Vescovo di Amastri, principalmente per quanto riguarda la composizione dei Canoni. Si può però dire, ovviamente, anche il contrario).

  • Memoria di san Marcello, igumeno del monastero degli Acemeti (insonni)

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Il beato Marcello ha condotto una vita spiritualmente fruttuosa perché, per grazia di Dio, ha capito che gli splendori mondani appaiono e scompaiono come fiori. Ed era convinto che la vita vera e vittoriosa è solo quella che si dedica al servizio del bene, sulla via di Gesù Cristo. Marcello visse nel V secolo, durante il patriarcato di Gennadios I (458 – 471), al tempo dell’imperatore Leone I. Marcello era originario di Apamea, una città della Siria, e la sua famiglia era piuttosto ricca. Poiché i suoi genitori adoravano le lettere, diedero al figlio una notevole istruzione. Ma il cuore del giovane aveva in sé la fiamma viva e insonne della pietà religiosa. Non era interessato agli uffici secolari. Con tali disposizioni andò ad Efeso, dove entrò in un monastero e divenne monaco. Da lì andò a Costantinopoli, al Monastero degli Acemeti, dove era igumeno Alessandro. Lì si distinse subito per le sue virtù e fu molto amato dai fratelli del monastero, per l’umiltà che manifestava, sebbene fosse un uomo di studi e di grande valore intellettuale. Dopo la morte di Alessandro, e più tardi del suo successore Giacomo, per l’amore e l’apprezzamento dei fratelli fu scelto come igumeno, e il suo governo fu eccellente. Secondo un’altra tradizione, il monastero degli Acemeti fu costruito proprio da questo santo. Così, dopo questa vita divina e santa, Marcello si addormentò nel Signore nel suo monastero. [dal sito www.saints.gr]

Share This