- Memoria di San Conone monaco e igumeno italo greco a Naso in Sicilia (verso il 1236)
Pare che sia vissuto nel 12° o 13° secolo tra le attuali province di Reggio e Messina (le reliquie sono custodite a Nasso di Messina). Si sa che morì in pace, ma dopo essere scampato prodigiosamente a una condanna a morte. Secondo p. Antonio Scordino, non si hanno altre notizie storicamente fondate.
- Memoria di Sant’Ilarione di Pelecete Ilarione il Nuovo, igumeno del monastero di Pelikition (754)
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli
Sin dalla giovinezza, Sant’Ilarione si dedicò al servizio di Dio, intraprendendo la vota monastica, e trascorse molti anni come eremita. A causa della sua vita santa e irreprensibile fu ordinato sacerdote e in seguito fu nominato igumeno del monastero di Pelekete a Triglia di Bitinia. A causa della sua grande purezza e amore, delle sue lotte ascetiche e del suo zelo, gli furono concessi doni di chiaroveggenza e taumaturgici dal Signore. Attraverso la preghiera fece cadere la pioggia durante un periodo di siccità, e come il profeta Eliseo separò le acque di un fiume, cacciò le bestie nocive dai campi, riempì le reti dei pescatori quando non avevano successo nella pesca, e fece molti altri miracoli. Oltre a tutto questo, è stato in grado di guarire i malati e scacciare i demoni. Ebbe molto a soffrire ad opera degli iconoclasti. Si addormentò in pace nell’anno 754.