- Memoria di Sant’Eutimio il Grande
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli
Il Santo, nato a Melitene in Armenia nel 377, era figlio di Paolo e Dionisia, una coppia di genitori molto pii. Sua madre era stata a lungo sterile, e perciò alla nascita gli fu dato il nome ‘Eutimio’, che significa buon umore o gioia. Studiò con Otreio, vescovo di Melitene, che lo ordinò e gli diede il compito di curare i monasteri di Melitene. In seguito, recatosi in Palestina intorno al 406, diventò guida di una moltitudine di monaci. Grazie a lui, una grande tribù di Arabia fu convertita alla vera fede, quando guarì il figlio del loro capo Aspebeto. Questi fu battezzato, con tutta la sua gente, e prese il nome di Pietro, diventando in seguito Vescovo della sua tribù, il cosiddetto Vescovo delle Tende. Sant’Eutimio combatté per la Ortodossia contro i Nestoriani, gli Eutichiani e i Manichei. Quando Eudocia, la vedova di San Teodosio il Giovane, si trasferì in Palestina, abbracciò l’eresia monofisita, sostenuta in Palestina da un certo Teodosio: mandò però messaggeri a San Simeone lo Stilita in Siria, chiedendo la sua opinione su Eutiche e sul Concilio di Calcedonia che lo aveva condannato. San Simeone, lodando la santità e l’ortodossia di sant’Eutimio presso cui ella dimorava, la mandò da lui per essere liberata dal suo errore. Egli divenne così il divino oracolo della Chiesa. Fu maestro e igumeno di San Saba il Santificato. All’età di 96 anni si addormentò nel Signore, il 20 gennaio del 473.