Sinassario | 2 marzo 2023

Mar 1, 2023 | Sinassario

2 marzo – Memoria del santo martire Esichio, senatore; del santo ieromartire Teodoto vescovo di Cirenia di Cipro (320); di san Nicola PlanĆ s, presbitero (1932)

Sinassario

Il 2 di questo mese memoria di santo martire EsƬchio, il senatore.
Stichi. EsƬchio, fiume d’acque dolci, sfuggƬ al fiume di fuoco. Il 2 EsƬchio attracca al porto celeste.

Lo stesso giorno memoria del santo ieromartire Teodoto, vescovo di Cirenia di Cipro.
Stichi. Anche se sei pieno delle ferite della lotta, Cristo, ti prende nella pace, o Teodoto.

Lo stesso giorno memoria del santo martire KoƬnto il taumaturgo.

Lo stesso giorno memoria dei santi martiri Nestore e Tribimio.
Stichi. La spada tagliò la gola di Nestore e così fece a Tribimio.

Lo stesso giorno memoria del santo martire Troadio e dei martiri suoi compagni sotto l’imperatore Decio.
Stichi. Non aspettare a morire di spada, o Troadio, non aspettare e non aspetterai a ricevere la corona.

Lo stesso giorno la santa vergine Eutalia perƬ di spada.
Stichi. Fu decapitata una fanciulla vergine, che amava il Figlio della Fanciulla Vergine Madre.

Lo stesso giorno i santi martiri Andronico e Atanasia perirono di spada.
Stichi. Atanasia, morendo con Andronico, con lui pure vive.

Per le loro sante preghiere, o Dio, abbi pietƠ di noi. AmƬn.

  • Memoria del santo martire Esichio, senatore

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Il santo martire Esichio visse durante il regno di Galerio Massimiano, agli inizi del IV secolo . Aveva un ruolo importante nel palazzo reale e nel senato, perchĆ© era un magistrato. Quando scoppiò la persecuzione contro i cristiani, gli fu proposto di rinunciare alla sua fede, per salvare la sua vita e il suo ufficio. Ma Esichio non esitò a disprezzare tutti gli onori e le promesse e, con un eloquente entusiasmo, confessò la sua fede. Il  re rimase sconcertato, ordinò che venisse rimosso dal suo ufficio e che fosse costretto ad indossare indumenti miseri, per poi ridicolizzarlo di fronte a tutti i funzionari. Fatto tutto questo, infatti, il re lo convocò e gli disse: ā€œNon provi vergogna, Esichio, per aver perso il tuo onore e il posto di magistrato, ed essere stato ridotto a questo genere di vita? O forse non sai che i Cristiani, il cui modo di vivere hai abbracciato, non hanno alcun potere di reintegrarti nel tuo ruolo precedente e ridarti il tuo onore perduto?ā€ Il Santo rispose: ā€œIl tuo onore, o re, ĆØ temporaneo, ma l’onore e la gloria che Cristo dĆ  sono eterni, senza fineā€. A causa di queste parole, Massimiano si contrariò molto, e ordinò che una grande pietra gli venisse legata intorno al collo e che fosse gettato in acqua, nel punto più profondo del fiume Oronte. CosƬ, quest’uomo benedetto ricevette la corona del martirio per il Signore.

  • Memoria dei Santi Giovino e Basileo martiri a Roma sotto Valeriano (verso il 258)

Tratto da http://www.oodegr.com/tradizione/tradizione_index/vitesanti/stefanotarsicio.htm 

Acta sanctorum Stephani papae et Tarsicii acolyti martyrum

Venne fuori un decreto di Valeriano e Gallieno che colpiva Stefano e il clero della Chiesa Romana: dodici, che v’erano ascritti, Bono, Fausto, Mauro, Primitivo, Calunnioso, Giovanni, Esuperanzio, Cirillo, Teodoro, Basilio, ed Onorato, vennero decollati sulla Via Latina presso l’aquidotto[7]; i loro corpi furono sepolti accanto a quelli di Giovino, e Basileo[8], per cura di Tertullino. Informatone papa Stefano chiamò a se Tertullino, ed eruditolo del regno di Dio, e della vita eterna, lo battezzò, e ordinò sacerdote, commettendogli provvedere alla tumulazione dei martiri.

[7] Il Martirologio Romano li ricorda il 1 di Agosto: A Roma, sulla via Latina, i santi Martiri Bono Prete, Fausto e Mauro, con altri nove, che sono ricordati negli Atti di santo Stefano Papa.

[8] Il Martirologio Romano li ricorda il 2 marzo: A Roma, sulla via Latina, i santi Martiri Giovino e Basileo, che patirono sotto gli Imperatori Valeriano e Gallieno. Nulla di più ĆØ detto su questi due martiri, di cui sappiamo soltanto che furono sepolti con tutta probabilitĆ  nel cimitero dedicato a Tertullino; nel IX secolo i loro resti, insieme a quelli degli altri martiri di quella catacomba, furono traslati nella basilica dei Santi XII Apostoli.

  • Memoria di Santa Eutalia vergine ed asceta a Lentini in Sicilia uccisa dal fratello in odio alla fede cristiana (verso il 257)

Chiamata alla fede grazie ai miracoli operati dai tre santi Fratelli – Filadelfo, Alfio e Quirino – fu denunciata come cristiana e decapitata dal suo stesso fratello.

Tratto da http://ordovirginumsicily.blogspot.it/2012/01/le-sante-vergini-consacrate-del-mese-di_1486.html

La madre, Eutropia, era una nobile matrona, vedova, che viveva con i suoi due figli Serviliano ed Eutalia a Lentini. Testimone delle guarigioni miracolose di Tecla e Giustina, per intercessione dei  Santi Alfio, Cirino e Filadelfo, un giorno si recò al loro sepolcro, per implorare la guarigione. Eutropia infatti, era afflitta da perdite di sangue, come l’emorroissa del Vangelo. Inginocchiata in lacrime presso la tomba di questi martiri, elevò a Dio la richiesta di guarigione. Qui si addormentò e in sogno ebbe una celeste visione: vide i santi Alfio, Filadelfo e Cirino, in tutta la loro gloria, che le annunciavano la completa guarigione dalla malattia se avesse ricevuto il Battesimo. Destata dal sonno, raccontò il sogno alla figlia ed entrambe chiesero il Battesimo. La madre fu miracolosamente guarita ed Eutalia, prima fidanzata, decise di consacrarsi al Signore. 
Alla morte di Tertullo, accanito persecutore dei cristiani, il figlio di Eutropia, Serviliano, sacerdote pagano del tempio di Cerere, cercò di strangolare la madre a causa della sua fede in Gesù Cristo. Eutalia, rimproverò il fratello per le sue intenzioni criminali ma questi stracciò le vesti della sorella, la percosse e la consegnò ad uno schiavo perchĆ© abusasse di lei. Mentre la ragazza si affidava alla protezione dei Santi Fratelli il servo le si avvicinò e cadde a terra accecato. Allora Serviliano  l’8 Settembre del 257 la uccise trapassandole la gola con un pugnale. Il corpo fu sepolto nella Cripta del Duomo di Lentini (arcidiocesi di Siracusa) insieme a quelli dei Santi Fratelli e dalle Sante Tecla e Giustina

  • Memoria dello ieromartire Teodoto vescovo di Cirenia di Cipro (320) [da www.saints.gr]

Vicariato Arcivescovile della Campania

San Teodoto, vescovo di Cirenia a Cipro, visse all’inizio del IV secolo, quando il paganesimo era sul punto di morire e cercava, come le bestie ferite a morte, con tutte le sue forze rimanenti, di distruggere anche il suo avversario, la Chiesa. Per il suo grande zelo a favore della fede cristiana e per le conquiste che ottenne nel mondo pagano, san Teodoto suscitò l’ira del governatore Sabino. Dopo averlo arrestato, cercò di persuaderlo a rinunciare alla sua fede in Cristo. Teodoto non solo non negò la sua fede, ma parlò anche con coraggio al sovrano contro l’illusione pagana e lo esortò a rinnegare i falsi dei. Allora Sabino lo fece torturare duramente, ma di fronte alla rivolta della popolazione cristiana, si spaventò e ordinò che il Gerarca fosse portato in prigione.

Ma anche in carcere, Teodoto non abbandonò il suo lavoro. Trovò degli uomini cui predicò la verità, creando così in quella prigione un piccolo gregge.

Successivamente, durante il regno di Costantino il Grande, fu liberato e due anni dopo, nel 315, si addormentò nel Signore, lasciando al clero e al popolo un esempio indimenticabile.

  • Memoria di san Nicola PlanĆ s, presbitero (1932)

Agios Nikolaos nacque a Naxos nel 1851 d.C., da Ioannis e Augustina, della famiglia Melissourgou. I suoi pii genitori lo hanno allevato con l’istruzione e la disciplina del Signore.

Fin dall’infanzia ha espresso il suo fascino e il suo amore per il sacro. Era un seguace e ha sempre servito nel santuario del nonno del prete Georgios Melissourgos. Destinato da Dio a diventare ministro dei suoi santi misteri, ha partecipato continuamente alla vita liturgica della Chiesa attraverso il digiuno, la preghiera e la vigilanza.

Dopo la morte di suo padre venne con sua madre e sua sorella ad Atene, dove divenne il loro protettore. È nato, ma è morto presto. La sorella maggiore è morta appena nato il loro bambino, Giannakis, che lo ha cresciuto da solo.

Ο ĪšĻĻĪ¹ĪæĻ‚ Γεν εβράΓυνε να τον αναΓείξει Ī»ĪµĪ¹Ļ„ĪæĻ…ĻĪ³ĻŒ της Ī•ĪŗĪŗĪ»Ī·ĻƒĪÆĪ±Ļ‚ Του και τον ĪŗĪ±Ļ„Ī­ĻƒĻ„Ī·ĻƒĪµ ĪµĻĪøĪµĻ„Īæ και ĪµĻĻ‡ĻĪ·ĻƒĻ„Īæ ĻƒĻ„Īæ Ευαγγέλιο του Ī§ĻĪ¹ĻƒĻ„ĪæĻ. Χειροτονείται Γιάκονος ĻƒĻ„Ī¹Ļ‚ 28 Ιουλίου του 1879 μ.Χ., ĻƒĻ„Īæ ναό ĪœĪµĻ„Ī±Ī¼ĪæĻĻ†ĻŽĻƒĪµĻ‰Ļ‚ της Πλάκας, και μετά Ī±Ļ€ĻŒ πέντε Ļ‡ĻĻŒĪ½Ī¹Ī±, ĻƒĻ„Ī¹Ļ‚ 2 ĪœĪ±ĻĻ„ĪÆĪæĻ… 1884 μ.Χ., χειροτονείται Ī ĻĪµĻƒĪ²ĻĻ„ĪµĻĪæĻ‚ ĻƒĻ„Īæ Ļ„Ī±Ļ€ĪµĪ¹Ī½ĻŒ εκκλησάκι του Αγίου Ī•Ī»Ī¹ĻƒĻƒĪ±ĪÆĪæĻ…, ĻƒĻ„Īæ ĪœĪæĪ½Ī±ĻƒĻ„Ī·ĻĪ¬ĪŗĪ¹. Διακονεί ĻƒĻ„Īæ ιερό ĪøĻ…ĻƒĪ¹Ī±ĻƒĻ„Ī®ĻĪ¹Īæ επί 50 Ļ‡ĻĻŒĪ½Ī¹Ī± περίπου (1884 – 1932 μ.Χ.), ĻƒĻ„ĪæĻ…Ļ‚ Ī½Ī±ĪæĻĻ‚ και του Αγίου Παντελεήμονος, κοντά ĻƒĻ„ĪæĪ½ Ī™Ī»Ī¹ĻƒĻƒĻŒ Ļ€ĪæĻ„Ī±Ī¼ĻŒ, και της ακόμη Ļ€Ļ„Ļ‰Ļ‡ĻŒĻ„ĪµĻĪ·Ļ‚ και Ī±Ļ€ĻŒĪ¼ĪµĻĪ·Ļ‚ Ļ„ĻŒĻ„Īµ Ī•ĪŗĪŗĪ»Ī·ĻƒĪÆĪ±Ļ‚ του Αγίου Ιωάννου του Ī ĻĪæĪ“ĻĻŒĪ¼ĪæĻ… του λεγομένου Ā«ĪšĻ…Ī½Ī·Ī³ĪæĻĀ», ĻƒĻ„Ī· σημερινή οΓό Βουλιαγμένης. Διακρίθηκε ως Īæ Ī»ĪµĪ¹Ļ„ĪæĻ…ĻĪ³Ī¹ĪŗĻŒĻ„ĪµĻĪæĻ‚ Ī¹ĪµĻĪµĻĻ‚, άνθρωπος Ļ€ĻĪæĻƒĪµĻ…Ļ‡Ī®Ļ‚, του οποίου Ī· ζωή υπήρξε και αναΓείχθηκε ĻƒĻ…Ī½ĪµĻ‡Ī®Ļ‚ Γιακονία του Ī˜Ļ…ĻƒĪ¹Ī±ĻƒĻ„Ī·ĻĪÆĪæĻ…. Ī‘Ļ€ĻŒ «φυλακῆς πρωίας μέχρι Ī½Ļ…ĪŗĻ„ĻŒĻ‚Ā» παρέμενε ĻƒĻ„Īæ ναό. Ήταν αφιλάργυρος κατά τον Ļ„ĻĻŒĻ€Īæ και πλήρης έργων Ī±Ī³Ī±ĪøĻŽĪ½ και ĪµĪ»ĪµĪ·Ī¼ĪæĻƒĻĪ½Ī·Ļ‚. Του Ī±ĻĪŗĪæĻĻƒĪµ για τροφή λίγο ĻˆĻ‰Ī¼ĪÆ και λίγα Ļ‡ĻŒĻĻ„Ī±, τα οποία ĻƒĻ…Ī½Ī­Ī»ĪµĪ³Īµ Īæ ίΓιος, και κάποιες φορές, λίγο γάλα που του Ļ€ĻĻŒĻƒĻ†ĪµĻĪ±Ī½ βοσκοί ĻƒĻ„Ī·Ī½ ερημική Ļ„ĻŒĻ„Īµ περιοχή της ενορίας του. Ī‘Ī»Ī·ĻƒĪ¼ĻŒĪ½Ī·Ļ„ĪµĻ‚ παρέμειναν οι αγρυπνίες τις οποίες ĪµĻ„ĪµĪ»ĪæĻĻƒĪµ ĻƒĻ„Īæ ναό του Αγίου Ī•Ī»Ī¹ĻƒĻƒĪ±ĪÆĪæĻ… Ī‘ĪøĪ·Ī½ĻŽĪ½. Αναφέρονται και μαρτυρίες Ļ€Ī±Ī¹Ī“Ī¹ĻŽĪ½, ĻŒĻ„Ī¹ τον έβλεπαν κατά την Γιάρκεια της Ī˜ĪµĪÆĪ±Ļ‚ Λειτουργίας Ī¼ĪµĻ„Ī±ĻĻƒĪ¹Ļ‰Ī¼Ī­Ī½Īæ να ĻƒĻ„Ī­ĪŗĪµĻ„Ī±Ī¹ υπεράνω της γης. ĪœĪ±ĻĻ„Ļ…ĻĪÆĪµĻ‚ Γε Ļ€ĪµĻĪ¹Ļ†Ī±Ī½ĻŽĪ½ λογίων, ĻŒĻ€Ļ‰Ļ‚ του ΑλέξανΓρου ΠαπαΓιαμάντη και ΑλέξανΓρου ĪœĻ‰ĻĪ±ĻŠĻ„ĪÆĪ“ĪæĻ…, που έψαλλαν ĻƒĻ„Ī¹Ļ‚ αγρυπνίες τις οποίες ĪµĻ„ĪµĪ»ĪæĻĻƒĪµ, εξαίρουν τη ĻƒĻ€Ī¬Ī½Ī¹Ī± και αγία ιερατική Ī±Ļ…Ļ„ĪæĻ Ļ€ĻĪæĻƒĻ‰Ļ€Ī¹ĪŗĻŒĻ„Ī·Ļ„Ī±.

Il Signore non tardò a nominarlo ministro della Sua chiesa e lo rese semplice e facile da usare nel Vangelo di Cristo. Fu ordinato diacono il 28 luglio 1879 d.C., nella chiesa della Trasfigurazione di Plaka, e dopo cinque anni, il 2 marzo 1884 d.C., fu ordinato anziano nell’umile chiesa di Agios Elissaios, a Monastiraki. Ha servito presso l’altare sacro per circa 50 anni (1884 – 1932 d.C.), nei templi di Agios Panteleimon, vicino al fiume Ilissos, e nella ancora più povera e isolata Chiesa di Agios Ioannis il Precursore del cosiddetto “Cacciatore” , nell’odierna Vouliagmenis Street. Si distinse come il sacerdote più liturgico, un uomo di preghiera, la cui vita era e divenne un costante ministero dell’Altare. Dalla “guardia del mattino alla notte” rimase nel tempio. Era spietato nei modi e pieno di opere di bontĆ  e di elemosina. Un po ‘di pane e un po’ d’erba, che lui stesso raccoglieva, e qualche volta un po ‘di latte offertogli dai pastori nella zona allora deserta della sua parrocchia, gli bastavano da mangiare. Le veglie che ha eseguito nella chiesa di Agios Elissaios ad Atene sono rimaste indimenticabili. Ci sono anche testimonianze di bambini che durante la Divina Liturgia lo videro pentito in piedi sopra la terra. Le testimonianze di illustri studiosi, come Alexandros Papadiamantis e Alexandros Moraitidou, che cantavano nelle veglie da lui svolte, escludono la sua rara e santa personalitĆ  sacerdotale.

Ο παπα- ĪĪ¹ĪŗĻŒĪ»Ī±Ļ‚, Īæ Ī»ĪµĪ³ĻŒĪ¼ĪµĪ½ĪæĻ‚ Ā«Ī±Ļ€Ī»ĻŒĻ‚Ā», Ī¶ĪæĻĻƒĪµ μέσα ĻƒĻ„Ī· χαρά της Ī˜ĪµĪÆĪ±Ļ‚ Ī•Ļ…Ļ‡Ī±ĻĪ¹ĻƒĻ„ĪÆĪ±Ļ‚, την οποία Ļ„ĪµĪ»ĪæĻĻƒĪµ Ī±Ī½ĪµĪ»Ī»Ī¹Ļ€ĻŽĻ‚ κάθε ημέρα, ĻŒĻ€Ļ‰Ļ‚ την όριζαν οι λειτουργικοί ĪŗĪ±Ī½ĻŒĪ½ĪµĻ‚, και την παρέτεινε επί πολλές ĻŽĻĪµĻ‚, για να έχει την πνευματική της Ī±Ļ€ĻŒĪ»Ī±Ļ…ĻƒĪ·. Πάντα Ī±Ī½Ļ„Ī±Ļ€ĪæĪŗĻĪ¹Ī½ĻŒĻ„Ī±Ī½ ĻƒĻ„Īæ γνήσιο ορθόΓοξο Ļ†ĻĻŒĪ½Ī·Ī¼Ī± και ĪµĻ„ĪµĪ»ĪæĻĻƒĪµ πανηγυρικά το ĪœĻ…ĻƒĻ„Ī®ĻĪ¹Īæ της ĪµĪ»ĪµĻĻƒĪµĻ‰Ļ‚ και Ļ€Ī±ĻĪæĻ…ĻƒĪÆĪ±Ļ‚ του Ī‘Ī½Ī±ĻƒĻ„Ī·Ī¼Ī­Ī½ĪæĻ… ĪšĻ…ĻĪÆĪæĻ…, που Ī±Ļ€ĪæĪŗĪ±Ī»ĻĻ€Ļ„ĪµĪ¹ τον ĪµĪ±Ļ…Ļ„ĻŒ Του, ĻŒĻ€Ļ‰Ļ‚ Ļ„ĻŒĻ„Īµ ĻƒĻ„Īæ ĪœĻ…ĻƒĻ„Ī¹ĪŗĻŒ Δείπνο. Ī— χαρά της Ī‘Ī½Ī±ĻƒĻ„Ī¬ĻƒĪµĻ‰Ļ‚, που Ī²ĻĪÆĻƒĪŗĪµĻ„Ī±Ī¹ ĻƒĻ„Ī·Ī½ καρΓιά της Ī•Ļ…Ļ‡Ī±ĻĪ¹ĻƒĻ„ĪÆĪ±Ļ‚, Ī³Ī¹Ī½ĻŒĻ„Ī±Ī½ οντολογική Ī±Ī½Ī±ĻˆĻ…Ļ‡Ī® και αγαλλίαση ĻƒĻ„ĪæĪ½ Ļ†Ī»ĪµĪ³ĻŒĪ¼ĪµĪ½Īæ Ī±Ļ€ĻŒ θεία Αγάπη Γέροντα. Ī— μέθεξή του ĻƒĻ„Ī·Ī½ Ļ€Ī±ĻƒĻ‡Ī¬Ī»Ī¹Ī± χαρά τον ĻƒĻ…Ī½Ī­Ļ€Ī±Ī¹ĻĪ½Īµ. Δεν ήταν γι Ī±Ļ…Ļ„ĻŒĪ½ ένα Ī±Ļ€Ī»ĻŒ ĪµĻ†Ī·Ī¼ĪµĻĪ¹ĪŗĻŒ καθήκον. Ī ĻĻŒĻ†Ī±ĻƒĪ· ήταν το επί ĻŽĻĪµĻ‚ Ļ€Ī±ĻĪ±Ļ„ĪµĪ¹Ī½ĻŒĪ¼ĪµĪ½Īæ Ī¼Ī½Ī·Ī¼ĻŒĻƒĻ…Ī½Īæ των Ī¶Ļ‰Ī½Ļ„Ī±Ī½ĻŽĪ½ και των κοιμηθέντων, Ī±Ļ€ĻŒ τον όγκο των ĻƒĪ·Ī¼ĪµĪ¹Ļ‰Ī¼Ī¬Ļ„Ļ‰Ī½ που ĪŗĻĪ±Ļ„ĪæĻĻƒĪµ πάντα σ’ ένα Γισάκι. Στην Ļ€ĻĪ±Ī³Ī¼Ī±Ļ„Ī¹ĪŗĻŒĻ„Ī·Ļ„Ī± Γεν ήθελε να Γιακόψει ποτέ τη χαρά της Τράπεζας της Ī•Ļ…Ļ‡Ī±ĻĪ¹ĻƒĻ„ĪÆĪ±Ļ‚, τη θέα του Ī‘Ī½Ī±ĻƒĻ„Ī·Ī¼Ī­Ī½ĪæĻ… Ī£ĻŽĪ¼Ī±Ļ„ĪæĻ‚ και Αίματος του Ī§ĻĪ¹ĻƒĻ„ĪæĻ.

Papa Niccolò, il cosiddetto “semplice”, viveva nella gioia dell’Eucaristia, che compiva ininterrottamente ogni giorno, come definito dalle regole liturgiche, e la prolungava per molte ore, per avere il suo godimento spirituale. Ha sempre corrisposto alla genuina mente ortodossa e ha celebrato solennemente il Sacramento della venuta e della presenza del Risorto, che si rivela, come allora nell’Ultima Cena. La gioia della Risurrezione, situata nel cuore dell’Eucaristia, ĆØ diventata una ricreazione ontologica e una gioia nell’Anziano ardente per Amore divino. La sua immersione nella gioia lilla lo prese. Non era un semplice dovere per lui. Il pretesto era il memoriale dei vivi e dei dormienti di un’ora, dal volume di appunti che teneva sempre su un vassoio. Infatti, non ha mai voluto interrompere la gioia dell’Eucaristia, la visione del Corpo e Sangue Risorto di Cristo.

Ο Ī±ĪµĪÆĪ¼Ī½Ī·ĻƒĻ„ĪæĻ‚ Γέροντας, Ī±Ļ†ĪæĻ Ī­Ļ†ĪøĪ±ĻƒĪµ ĻƒĻ„Ī± 82 του Ļ‡ĻĻŒĪ½Ī¹Ī± και Ī­Ī“Ļ‰ĻƒĪµ πρωτοφανή ĻƒĻ„ĪæĪ½ Ī±Ī¹ĻŽĪ½Ī± μας μαρτυρία ουρανίων Ļ‡Ī±ĻĪ¹ĻƒĪ¼Ī¬Ļ„Ļ‰Ī½, ĪæĻƒĪ¹ĻŒĻ„Ī·Ļ„ĪæĻ‚, Ļ„Ī±Ļ€ĪµĪ¹Ī½ĻŽĻƒĪµĻ‰Ļ‚, Ī±Ļ€Ī»ĻŒĻ„Ī·Ļ„ĪæĻ‚, Ī“Ī¹Ī±ĪŗĻĪÆĻƒĪµĻ‰Ļ‚, ĪµĪ»ĪµĪ·Ī¼ĪæĻƒĻĪ½Ī·Ļ‚, Ī±ĻƒĪŗĪ®ĻƒĪµĻ‰Ļ‚ και κατά Θεόν ĻƒĪæĻ†ĪÆĪ±Ļ‚, Ī±Ļ†ĪæĻ ĪµĻƒĻ„Ī¬ĪøĪ·ĪŗĪµ Īæ Ī¼ĪæĪ½Ī±Ī“Ī¹ĪŗĻŒĻ‚ Ļ€ĻĪæĻƒĻ„Ī¬Ļ„Ī·Ļ‚ χιλιάΓων ĪæĻĻ†Ī±Ī½ĻŽĪ½ και Ļ€Ļ„Ļ‰Ļ‡ĻŽĪ½ και Ī­Ļ†ĪøĪ±ĻƒĪµ ĻƒĻ„Īæ ĻĻˆĪæĻ‚ θείας Ļ„ĪµĪ»ĪµĪ¹ĻŒĻ„Ī·Ļ„ĪæĻ‚, εκοιμήθηκε ĪæĻƒĪÆĻ‰Ļ‚ εν ειρήνη το 1932 μ.Χ. και τον έθαψαν Ī¼Ļ€ĻĪæĻƒĻ„Ī¬ ĻƒĻ„ĪæĪ½ ĪĪ±ĻŒ του Αγίου Ιωάννη του ĪšĻ…Ī½Ī·Ī³ĪæĻ.

Στις 29 Ī‘Ļ…Ī³ĪæĻĻƒĻ„ĪæĻ… του 1992, τα Ī¹ĪµĻĻŽĻ„Ī±Ļ„Ī± και θαυματουργά Ī›ĪµĪÆĻˆĪ±Ī½Ī± του Αγίου ĪĪ¹ĪŗĪæĪ»Ī¬ĪæĻ… του Πλανά τοποθετήθηκαν σε ασημένια λάρνακα, που σήμερα Ī²ĻĪÆĻƒĪŗĪµĻ„Ī±Ī¹ ĻƒĻ„Īæ Γεξιό κλίτος του Ī™ĪµĻĪæĻ Ī±Ļ…Ļ„ĪæĻ ĪĪ±ĪæĻ.

Ī— Αγία μας Ī•ĪŗĪŗĪ»Ī·ĻƒĪÆĪ± ανεκήρυξε και ĪµĻ€Ī¹ĻƒĪ®Ī¼Ļ‰Ļ‚ ως άγιο τον Άγιο ĪĪ¹ĪŗĻŒĪ»Ī±Īæ τον Πλανά κατά την 135 Ī· ΣυνοΓική ΠερίοΓο (1991 – 1992 μ.Χ.) του Ī Ī±Ī½ĻƒĪ­Ļ€Ļ„ĪæĻ… ĪŸĪ¹ĪŗĪæĻ…Ī¼ĪµĪ½Ī¹ĪŗĪæĻ Πατριαρχείου, με εισήγηση του Ī£ĪµĪ²Ī±ĻƒĪ¼Ī¹Ļ‰Ļ„Ī¬Ļ„ĪæĻ… ĪœĪ·Ļ„ĻĪæĻ€ĪæĪ»ĪÆĻ„ĪæĻ… Ī Ī±Ļ„ĻĻŽĪ½ Īŗ.Īŗ. ĪĪ¹ĪŗĪæĪ“Ī®Ī¼ĪæĻ…, και βεβαίως με την φροντίΓα του Ī£ĪµĪ²Ī±ĻƒĪ¼Ī¹Ļ‰Ļ„Ī¬Ļ„ĪæĻ… Ποιμενάρχου Īŗ.Īŗ. Ī‘Ī¼Ī²ĻĪæĻƒĪÆĪæĻ….

L’indimenticabile anziano, dopo aver raggiunto l’etĆ  di 82 anni e aver dato una testimonianza senza precedenti nel nostro secolo di doni celesti, santitĆ , umiltĆ , semplicitĆ , distinzione, elemosina, pratica e saggezza contro Dio, dopo essere stato l’unico protettore di migliaia di orfani e perfezione dei discendenti , dormƬ pacificamente nel 1932 d.C. e lo seppellirono davanti al Tempio di San Giovanni il Cacciatore.

Il 29 agosto 1992, le reliquie più sacre e miracolose di Agios Nikolaos di Planas furono collocate in un santuario d’argento, che ora si trova nella navata destra di questo tempio sacro.

La nostra Santa Chiesa ha ufficialmente proclamato santo San Nicola Planas durante il 135 ° Periodo sinodale (1991-1992 d.C.) del Patriarcato Ecumenico Pentecostale, su suggerimento di Sua Eminenza il Metropolita di Patrasso. Nikodimou, e naturalmente con la cura di Sua Eminenza l’Arcivescovo Sig. Ī‘Ī¼Ī²ĻĪæĻƒĪÆĪæĻ….

Οι Ī‘ĻƒĪ¼Ī±Ļ„Ī¹ĪŗĪ­Ļ‚ Ακολουθίες του Αγίου ĪĪ¹ĪŗĪæĪ»Ī¬ĪæĻ… του Πλανά, οι οποίες ĪµĻ…ĻĪÆĻƒĪŗĪæĪ½Ļ„Ī±Ī¹ σε λειτουργική Ļ‡ĻĪ®ĻƒĪ·, ĻƒĻ…Ī½Ļ„Ī¬Ļ‡ĪøĪ·ĪŗĪ±Ī½ Ī±Ļ€ĻŒ τον ĪœĪ·Ļ„ĻĪæĻ€ĪæĪ»ĪÆĻ„Ī· Ī Ī±Ļ„ĻĻŽĪ½ Īŗ. ĪĪ¹ĪŗĻŒĪ“Ī·Ī¼Īæ, και Ī±Ļ€ĻŒ τον Αρχιμ. ĪĪ¹ĪŗĻŒĪ“Ī·Ī¼Īæ Ī Ī±Ļ…Ī»ĻŒĻ€ĪæĻ…Ī»Īæ, Ī—Ī³ĪæĻĪ¼ĪµĪ½Īæ της Ιεράς ĪœĪæĪ½Ī®Ļ‚ Ī›ĪµĪ¹Ī¼ĻŽĪ½ĪæĻ‚ Ī›Ī­ĻƒĪ²ĪæĻ….

Ī£ĻĪ¼Ļ†Ļ‰Ī½Ī± με τον Ī¹ĻƒĻ„ĪæĻ‡ĻŽĻĪæ της Ī‘Ļ€ĪæĻƒĻ„ĪæĪ»Ī¹ĪŗĪ®Ļ‚ Διακονίας της Ī•ĪŗĪŗĪ»Ī·ĻƒĪÆĪ±Ļ‚ της ΕλλάΓος Ī· μνήμη του Αγίου ιερέως ĪĪ¹ĪŗĪæĪ»Ī¬ĪæĻ… του Πλανά, τιμάται κατά την Ļ€ĻĻŽĻ„Ī· ĪšĻ…ĻĪ¹Ī±ĪŗĪ® του ĪœĪ±ĻĻ„ĪÆĪæĻ…, Για Ī¼ĪµĻ„Ī±ĪøĪ­ĻƒĪµĻ‰Ļ‚ εκ της ĪŗĻ…ĻĪ¹ĻŽĪ½Ļ…Ī¼Ī·Ļ‚ ημέρας Ī±Ļ…Ļ„ĪæĻ, ĻĻƒĻ„ĪµĻĪ± Ī±Ļ€ĻŒ Ī±Ļ€ĻŒĻ†Ī±ĻƒĪ· της Ιεράς Ī£Ļ…Ī½ĻŒĪ“ĪæĻ… της Ī•ĪŗĪŗĪ»Ī·ĻƒĪÆĪ±Ļ‚ της ΕλλάΓος. Ī£ĻĪ¼Ļ†Ļ‰Ī½Ī± ĻŒĪ¼Ļ‰Ļ‚ με τον Ī¹ĻƒĻ„ĪæĻ‡ĻŽĻĪæ της Ιεράς ĪœĪ·Ļ„ĻĻŒĻ€ĪæĪ»Ī·Ļ‚ Παροναξίας Īæ Άγιος ĪĪ¹ĪŗĻŒĪ»Ī±ĪæĻ‚ Īæ Πλανάς εορτάζει κατά την καθιερωμένη Πανήγυρη της 2ας ĪœĪ±ĻĻ„ĪÆĪæĻ…. Εάν ĻŒĪ¼Ļ‰Ļ‚ Ī· ημέρα της Εορτής ĻƒĻ…Ī¼Ļ€ĪÆĻ€Ļ„ĪµĪ¹ κατά την περίοΓο της ĪœĪµĪ³Ī¬Ī»Ī·Ļ‚ Ī¤ĪµĻƒĻƒĪ±ĻĪ±ĪŗĪæĻƒĻ„Ī®Ļ‚, Ļ„ĻŒĻ„Īµ Ī· Μνήμη του εορτάζεται κατά την επομένη ĪšĻ…ĻĪ¹Ī±ĪŗĪ®. Εμείς ĪŗĪ±Ļ„Ī±Ļ‡Ļ‰ĻĪæĻĪ¼Īµ Ļ€ĻĪæĻƒĻ‰ĻĪ¹Ī½Ī¬ την εορτή του Αγίου ĪĪ¹ĪŗĪæĪ»Ī¬ĪæĻ… Πλανά ĻƒĻ„Ī¹Ļ‚ 2 ĪœĪ±ĻĻ„ĪÆĪæĻ… μέχρι να ĪµĪ¾Ī±ĪŗĻĪ¹Ī²ĻŽĻƒĪæĻ…Ī¼Īµ την ημερομηνία της εορτής του.

Le sequenze asmatiche di Agios Nikolaos di Planas, che sono in uso funzionale, sono state scritte dal metropolita di Patrasso Mr. Nikodimos e da Archim. Nikodimos Pavlopoulos, Abate del Santo Monastero di Leimonos, Lesbo.

Secondo il sito web del Ministero Apostolico della Chiesa di Grecia, la memoria del Santo Sacerdote Nicola di Planas ĆØ onorata la prima domenica di marzo, con il rinvio di questo giorno omonimo, a seguito di una decisione del Santo Sinodo della Chiesa di Grecia . Tuttavia, secondo il sito web della Santa Diocesi di Paronaxia, Agios Nikolaos Planas celebra durante il Festival stabilito del 2 marzo. Ma se il giorno della Festa coincide con il periodo della Quaresima, la domenica successiva si celebra la sua Memoria. Stiamo registrando temporaneamente la festa di Agios Nikolaos Planas il 2 marzo fino a quando non verificheremo la data della sua festa.

-Saint Arsenius of Tver, bishop (1409)

-Saint Agatho of Egypt, monk (5th century)

Our Holy Father Agathon, a great Egyptian ascetic of the 5th century

-Venerable Sabbas, abbot of Tver (1466)

-Venerable Barsanuphius, abbot of Tver (1416)

-Venerable Sabbatius, monk of Tver, and his disciple Euphrosynus, monk (15th century)

-Martyr Hesychius the Senator

-Saint Cointus (Quintus) of Phrygia, confessor and wonderworker

-Saints Andronicus and the virgin Athanasia

-Repose of Abbess Philareta of Ufa (1890)            

Eutropios, Kleonikos, Vasiliskos, Zenos, & Zoilis the Martyrs (308); -Righteous Zeno -Righteous Zoilus -Venerable Piama, virgin (337) o St Puma of Egypt; Saint Caluppan of Auvergne in Gaul  -Hieromartyr Theodoretus of Antioch -Saint Alexandra of Alexandria 

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