- Memoria dei Santi Agapio, Timolao, Paisio di Cesarea e compagni, martiri
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli
Sant’Agapio e Sant’Alessandro provenivano da Gaza, San Plesio e un altro Alessandro dall’Egitto, San Dionigi da Tripoli di Fenicia, Romolo era suddiacono della Chiesa di Diospoli, San Timolao era originario Ponto. Ai tempi di Diocleziano e Massimiano (284-305), il governatore di Cesarea in Palestina, Urbano, ordinò che, contemporaneamente ad una festa pagana, alcuni Cristiani già condannati fossero dati in pasto alle belve. I Santi Martiri, infervorati dall’amore per Cristo, incatenatesi le mani, si presentarono spontaneamente ad Urbano, dichiarando la loro fede cristiana. Immediatamente furono messi in prigione e torturati in vario modo. Resistendo ad ogni proposta di abiura e di conversione all’idolatria, soffrirono alla fine il martirio per decapitazione.
- Memoria di San Zaccaria, Greco di Calabria, papa e patriarca di Roma dal 741 al 752 e traduttore in greco dei Dialoghi di San Gregorio Magno
Greco, probabilmente era diacono a Roma quando venne eletto come successore di Gregorio III (731-741). Quando salì al soglio pontificio i Longobardi premevano alle porte di Roma, comandati dal re Liutprando. La questione longobarda impegnò a lungo Zaccaria che incontrò Liutprando a Terni nel 742. Il papa, però, intervenne anche a favore dell’esarcato di Ravenna, invaso nel 743, e della Pentapoli, minacciata dal duca del Friuli, Rachis. Papa Zaccaria si trovò anche a legittimare la nuova dinastia carolingia in Francia. Infine, convocò due Sinodi per Roma, nel 743 e 745. A lui si deve la traduzione dei «Dialoghi» di san Gregorio Magno, eseguita per i monasteri greci di Roma e d’Italia.
a cura del protopresbitero Giovanni Festa