“Di fronte al dominio dell’economicismo e delle macchine, il vostro Patriarca vi esorta: resistete alla vita oggettivata e alla strumentalizzazione della persona umana. Orientarsi verso noi stessi e la soddisfazione dei bisogni individuali significa restringere la nostra esistenza. Allora l’uomo, come il re Mida, trasforma tutto ciò che tocca, in un oggetto freddo e senza vita. Condividere la vita, avere amore, senza il quale, come dice l’apostolo Paolo, l’uomo si distrugge. Se non ho amore, «non sono nulla», dice l’Apostolo delle genti (1 Cor 13,2). E San Crisostomo aggiunge, stigmatizzandone la “non civiltà” del materialismo: “Perché dove c’è il mio e il tuo, c’è ogni idea di battaglia e causa di conflitto.” (PG 53, 309). Solo seguendo i comandamenti di Dio l’uomo può sviluppare i suoi poteri creativi nella sua vita mondana. Mai e da nessuna parte potrà esserci vero progresso senza il rispetto dei valori spirituali.