Lāultima volta, nel 2007, era venuto per pregare sulla tomba di SantāAndrea. Ieri il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli,Bartolomeo I, guida della Chiesa Ortodossa, ĆØ tornato ad Amalfi. Da Salerno, dove si trovava per le cerimonie organizzate in occasione della traslazione in cittĆ delle Spoglie mortali del patrono San Matteo, avvenuta il 6 maggio 954, ha trascorso il pomeriggio nellāantica repubblica marinara di cui ĆØ cittadino onorario. Il 22 ottobre del 2007, infatti, in occasione della sua storica visita, ricevette una reliquia dellāapostolo Andrea, fondatore della Chiesa di Costantinopoli, e la cittadinanza onoraria da parte dellāallora sindaco Antonio De Luca che ieri, per caso, ha incontrato tra la folla di turisti che gremiva piazza Duomo. Per il Patriarca una visita di piacere, non ufficiale.
Giunto via mare a bordo di unāimbarcazione privata, si ĆØ intrattenuto con diverse persone che lo hanno salutato con affetto. Tra tutte lāamalfitana Raffaella Avossa che da tempo aveva espresso la volontĆ di rincontrarlo. Nel 2007 Bartolomeo I la notĆ² in strada con in braccio la sua bambina, Rita, di appena tre mesi. Fu lo stesso patriarca a volerla prendere in braccio e alzarla verso il cielo. Unāimmagine che Raffaella, donna dalla profonda fede, non ha mai dimenticato e che ha poi raccontato alla sua bambina.
Ā«Eā unāusanza ortodossa che si svolge per i neonati ā ci dice Raffaella ā a volerli affidare a Dio. Sua SantitĆ in quellāoccasione ci regalĆ² una crocetta in stoffa che Rita ha sempre tenuto vicino al suo lettino. Negli anni scorsi abbiamo inviato anche una lettera a Sua SantitĆ ricordando quel bel gesto e invitandolo a ritornare ad Amalfi. Lui ci rispose con un biglietto dāauguri per il nuovo anno, scritto di suo pugno nel dicembre 2020. Appena abbiamo saputo che sarebbe venuto a Salerno e tornato anche ad Amalfi lo abbiamo aspettato in piazzaĀ».
Oggi Rita Pansa ha quasi 16 anni ed ĆØ una ragazza brava e bella. Ā«Era anche un suo sogno incontrare Bartolomeo ā ci confida sua madre ā ĆØ stata unāemozione indescrivibileĀ». Il patriarca, felice di riascoltare questa bella storia, ha accarezzato Rita benedicendola ancora e regalandole una crocetta, rimandando alla prossima visita in questa nostra terra santa e benedetta.
Sono avvenimenti, questi, che richiamano fortemente la tradizione religiosa e la storica fratellanza tra le Chiese dāOriente e dāOccidente. Un sodalizio che si rinsalda nel nome del primo apostolo chiamato da GesĆ¹, ponte unificatore della comunitĆ religiosa di Amalfi e quella ortodossa, fonti di fede, caritĆ e devozione.
(di Emiliano Amato)