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Sinassario | 10 gennaio 2024

Gen 9, 2024 | Sinassario

  • Memoria di San Gregorio di Nissa

È uno dei più importanti Padri della Chiesa d’Oriente. A lui si deve il primo trattato sulla perfezione cristiana, il «De virginitate». Nato intorno al 335, a differenza del fratello Basilio, futuro vescovo di Cesarea, inizialmente non scelse la vita monastica ma gli studi di filosofia e retorica. Fu solo dopo aver insegnato per anni che raggiune Basilio ad Annesi, sulle rive dell’Iris, dove si era ritirato insieme a Gregorio di Nazianzo. E quando Basilio fu eletto alla sede arcivescovile di Cesarea, volle i suoi due compagni come vescovi a Nissa e a Sasima. Nella sua sede episcopale Gregorio dovette affrontare non poche difficoltà: accuse mossegli dagli ariani lo portarono nel 376 all’esilio, ma quando si scoprì che erano false venne reintegrato nella sede. Nel 381 i padri che con lui parteciparono al II Concilio (di Costantinopoli) lo definirono la «colonna dell’ortodossia». Morì intorno al 395. (Avvenire)

Trattati teologici
Discorsi confutatori contro Eunomio
Si tratta di quattro trattati composti in tempi diversi che proseguono la polemica basiliana e l’arricchiscono con alte speculazioni ed argomentazioni. I trattati I-II (380 ca.) sono un attacco alla confutazione che l’ariano Eunomio aveva fatto delle critiche mossegli da Basilio; il trattato III (381-383), diviso poi in 10 libri, è un nuovo attacco ad Eunomio. Un posto a sé doveva avere il trattato IV, poi unito agli altri nei manoscritti, che critica la professione di fede che Eunomio aveva presentato nel 383 all’imperatore Teodosio.
Confutazione
Contro l’eresia di Apollinare di Laodicea, Gregorio difende la perfetta unione delle nature umana e divina nel Cristo.
Ad Ablabio, sul fatto che non esistono tre dei
In questo trattato, il Nisseno torna sul problema trinitario, distinguendo la Trinità da una concezione di essa che vede le tre persone divine come entità distinte.
Contro il fato
Difesa del libero arbitrio, in opposizione alle dottrine fatalistiche, secondo le quali ogni azione umana è determinata da leggi astrali, alle quali nessuno potrebbe sottrarsi.
Su anima e resurrezione
Non polemico, è un dialogo che imita la struttura del Fedone di Platone, da cui Gregorio riprende l’ambientazione, posta sul letto di morte della sorella Macrina, e la dottrina dell’eros come purificazione graduale dell’anima fino alla conoscenza di Dio, dopo una prima catarsi data all’anima dal battesimo ed al corpo dall’eucaristia.
Grande discorso catechetico
Steso intorno al 385, è un trattato di teologia sistematica in cui il Nisseno, ispirandosi ad Origene, presenta i principali dogmi cristiani e li difende contro i pagani, i giudei e gli eretici, dandone una coerente sistemazione dottrinaria.

Opere esegetiche
Sulla creazione dell’uomo, Apologia sull’Hexahemeron
Completando l’opera del fratello Basilio, che mancava volutamente dell’interpretazione sulla creazione dell’uomo, Gregorio cerca di continuare l’allegorismo mistico di Basilio attingendo allo stesso metodo di usare la filosofia stoica e neoplatonica per l’esegesi biblica.
Contemplazione sulla vita di Mosè
più che un’opera esegetica, questo trattato, composto forse intorno al 392, riprende l’allegorismo di Filone giudeo nel considerare la vita del grande legislatore ebreo come allegoria del progresso dell’anima verso la compartecipazione del divino, con una trasparente derivazione anche dalla teoria dell’amore di Platone.

Discorsi
Omelie sul Cantico dei Cantici
Del 390, sono 15 sermoni ispirati all’interpretazione allegorica che già Origene aveva offerto del libro veterotestamentario, ma aggiungendo che la sposa del Cantico non è solo la Chiesa, ma anche l’anima che tramite la filosofia può congiungersi a Dio.
Omelie sull’Ecclesiaste
In numero di 8, commentano il libro sapienziale dell’Antico Testamento.
Sermoni liturgici, panegirici, sermoni morali
In linea con l’attività di Basilio, il Nisseno tratta nelle sue omelie non solo delle più grandi festività cristiane, risalendo al significato più profondo, ma si occupa anche di panegirici di santi ed orazioni funebri, tra cui quella per il fratello, ed attacca la decadenza morale dell’epoca. Ma a Gregorio manca la robusta fibra umana e pratica di Basilio, sicché i suoi discorsi sono più che altro elaborate esercitazioni retoriche.

Opere ascetiche

De virginitate

Sulla verginità
È il più antico scritto del Nisseno (371), giunto in due redazioni che testimoniano il lavoro di rimaneggiamento da parte dell’autore. L’autore, in linea con la vita monastica basiliana, esalta l’ascetismo come mezzo principale per giungere alla visione mistica di Dio.
Sull’istituto cristiano
Trattato tardo (390 ca.), tende a favorire, come il precedente, la vita contemplativa vista come naturale prosecuzione cristiana della vita “teoretica” dei filosofi pagani, secondo una visuale stoica e neoplatonica.
Vita di Macrina
quasi un’esemplificazione delle affermazioni dell’autore, è una biografia mistica ed apologetica della sorella di Gregorio e Basilio che, consacratasi al monachesimo, viene proposta come modello di virtù ascetica.

Epistolario
Composto da 30 lettere, mostra come anche Gregorio avesse una profonda conoscenza dello stile epistolare e i suoi intensi rapporti con Libanio, come già aveva mostrato Basilio.
(da wikipedia.org)

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