- Santi Efrem, Basilio, Eugenio, Agatodoro, Capito, Eterio, Elpidio, vescovi di Cherson, ieromartiri
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli
Santi Efrem, Basilio, Eugenio, Agatodoro, Capito, Eterio, Elpidio, vescovi di Cherson, ieromartiri
Al tempo dell’imperatore Diocleziano (284-305), Ermone, patriarca di Gerusalemme (che a quel tempo portava ancora il nome di Aelia Capitolina), inviò il vescovo Efrem in Scizia e il vescovo Basilio nel Chersoneso, per evangelizzare quelle terre. San Basilio venne picchiato e scacciato dai pagani; venne però richiamato dal sovrano del luogo, per la morte del figlio. San Basilio lo risuscitò, e per questo miracolo molti dei capi e del popolo credettero in Cristo e furono battezzati. Gli idolatri, tuttavia, si ribellarono e alla fine prevalsero: il vescovo fu arrestato, legato e trascinato per i piedi per le strade, fino alla morte. Dal canto suo, il vescovo Efrem, mentre insegnava il Vangelo, fu arrestato: gli venne intimato di offrire sacrifici agli idoli e, al suo rifiuto, fu decapitato.
Dopo il martirio di San Basilio furono inviati nel Chersoneso i vescovi Agatodoro, Elpidio ed Eugenio, come annunciatori del Vangelo e della vera fede, ma tutti furono uccisi dai miscredenti. In seguito fu inviato dal Patriarca di Gerusalemme il vescovo Eterio, il quale, dopo aver visto la ferocia di quel popolo, ricorse a Costantino il Grande e chiese l’espulsione degli idolatri. Solo allora divenne possibile erigere una chiesa. Il vescovo Eterio decise di andare dall’imperatore per ringraziarlo, ma sulla strada del ritorno fu catturato da un gruppo di pagani e fatto annegare nelle acque del Danubio. I Cristiani del Chersoneso chiesero all’imperatore che fosse mandato loro un altro Pastore, così fu inviato San Capito. I pagani della regione, allora, chiesero a San Capito di fare per loro un altro miracolo, per stabilire quale fosse la vera fede. Allora San Capito, indossate le sue vesti liturgiche, e fatto il segno della croce ed entrò in una fornace accesa. Rimasto dentro per sufficiente tempo, uscì incolume e senza alcuna bruciatura. Vedendo questo miracolo anche gli idolatri credettero e furono ricevettero il battesimo cristiano.