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Sinassario | 3 febbraio 2024

Feb 2, 2024 | Sinassario

  • Memoria del santo e giusto Simeone che accolse Dio

Simeone era un ebreo, “uomo giusto e timorato di Dio”, che compare fugacemente nel Vangelo secondo Luca (2,22-35).
Il Vangelo secondo Luca riporta che quando Gesù fu presentato al Tempio, i suoi genitori Giuseppe e Maria incontrarono Simeone. Secondo il vangelo, Simeone era un anziano a cui lo Spirito Santo aveva preannunziato che avrebbe visto il Messia. Simeone prese tra le braccia Gesù bambino e rese gloria a Dio con la preghiera tramandatasi come “Nunc dimittis”.
Egli inoltre profetizzò a Maria la sua partecipazione alle vicende dolorose della vita del figlio Gesù.
Simeone è stato venerato come santo già nei primi secoli del cristianesimo. Le reliquie del santo furono trasferite dai Bizantini a Costantinopoli, ma assalendola i Veneziani guidati da Enrico Dandolo saccheggiarono la chiesa dove si trovavano le spoglie del santo. Le reliquie furono traslate in Venezia nella chiesa di San Simeone Profeta.
Esiste anche un’altra credenza. Secondo questa nel VI secolo le reliquie del Simeone furono portate a Costantinopoli e da lì nel 1243 furono portate a Zara. La città elesse Simeone come patrono. Esso è venerato come intercessore per le benedizioni ai bambini.

  • Memoria della profetessa Anna

 da wikipedia

La profetessa Anna è una figura biblica che compare solo nel Vangelo secondo Luca (2,36-38).
Di lei non si sa molto, se non quello che ci viene detto nei tre versetti suddetti. È descritta come una anziana vedova di ottantaquattro anni (nata dunque nel 90 a.C. ca.), figlia di un certo Fanuele della tribù di Aser, la quale, assai devota, non si allontanava mai dal Tempio, servendo Dio continuamente attraverso digiuni e preghiere.
Secondo il resoconto evangelico, durante la presentazione di Gesù al Tempio da parte dei genitori Giuseppe e Maria, Anna lodò Dio “e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme”.
La chiesa ortodossa ha sempre venerato la profetessa Anna come santa e ha considerato la medesima e Simeone il Giusto come gli ultimi profeti dell’Antico Testamento, celebrandoli il 3 febbraio.
La figura della profetessa Anna è tradizionalmente presente nelle icone raffiguranti la presentazione al tempio, insieme al bambino, alla Theotokos e a Simeone il giusto. La tradizione ortodossa infatti ritiene che Gesù abbia incontrato il suo popolo, Israele, proprio in quell’occasione, attraverso le persone di Anna e Simeone. Nelle raffigurazioni pittoriche Anna compare spesso o dietro a san Simone o dietro alla Theotokos, ritratta con la mano alzata sul bambino per indicarlo come Cristo oppure mentre regge un rotolo, attributo tipico dei profeti nell’iconografia ortodossa.

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