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Sinassario | 5 gennaio 2023

Gen 4, 2024 | Sinassario

  • Memoria dei santi martiri Teopempto e Teonà

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Quando scoppiò la persecuzione di Diocleziano contro i Cristiani del 290, il vescovo Teopempto fu arrestato per la sua fede in Cristo. Condannò apertamente Diocleziano per il suo errore e per la sua empietà. Rimasto incolume dopo crudeli torture, gli fu dato da bere del veleno preparato da uno stregone chiamato Teonà. Protetto dalla grazia divina anche in questa occasione, attirò Teonà a Cristo, e dopo altri tormenti, lo ieromartire fu decapitato. Teonà venne gettato in una fossa e seppellito vivo.

  • Memoria della nostra madre Sincletica di Alessandria d’Egitto

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Santa Sincletica nacque ad Alessandria d’Egitto, in una famiglia ricca. Già molto giovane desiderò consacrarsi a Dio, rifiutando il matrimonio. Dopo la morte dei genitori, devolvette la sua eredità ai poveri e si ritirò a vivere da eremita. Visse ottantatré anni nella verginità e nell’ascetismo, diventando madre spirituale di molte monache. Ciò che Sant’Antonio il Grande fu per gli uomini, ella divenne per le donne: un modello di mortificazione della carne e di pazienza nelle afflizioni, sempre pronta a sagge istruzioni spirituali: per questo, è conosciuta come “Amma”, un titolo corrispondente a “Abba”. Verso la fine della sua lunga vita, fu colpita da una malattia molto dolorosa, che sopportò con fede e animo leggero. Si addormentò in Cristo verso la metà del quarto secolo. Si dice di Santa Sincletica che ella era la vergine che nascose sant’Atanasio dagli Ariani per più di un anno nei dintorni di Alessandria, ed è a Sant’Atanasio che la sua vita è ascritta (PG 18: 1488-1557).

  • Memoria di San Gregorio di Akritas

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

San Gregorio nacque nell’isola di Creta nell’anno 755, cresciuto da Teofane e Giuliana, genitori molto pii. A quel tempo gli eretici iconoclasti perseguitavano gli Ortodossi. Il giovane Gregorio, volendo recarsi a venerare di persona i luoghi della vita di Cristo, all’età di 26 anni si recò in Palestine, dove rimase per circa dodici anni. Da lì si spostò ancora a Roma, dove fu ordinato monaco. Dopo poco tempo, Michele il Confessore, vescovo di Sinnada di Frigia, lo convinse a recarsi insieme a lui a Costantinopoli, dove sì stabilì nel monastero di Akrita, situato sull’omonimo promontorio della Bitibia, sul Mar di Marmara. Qui concluse la sua vita pura, pacifica e di amore, dopo essersi speso per la buona vita interna della Chiesa locale, nell’anno 820.

Ἀπολυτίκιον
Ήχος γ’. Την ωραιότητα.

Βίου λαμπρότητι καλλωπιζόμενος, σκεύος πολύτιμον της θείας Χάριτος και καί αρετών υπογραμμός εδείχθης δι’ εγκρατείας, Όσιε Γρηγόριε, Κρήτης άγιον βλάστημα, της Ακρίτα Μάνδρας δε ιερόν εγκαλώπισμα. Και νυν μη διαλίπης πρεσβεύων, Πάτερ, υπέρ των σε τιμώντων.

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