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Sinassario | 26 aprile 2024

Απρ 25, 2024 | Συναξάρι

Kontàkion.

Tono pl. 4. Come primizie.

P

iangeva Giacobbe la perdita di Giuseppe, mentre quel forte sedeva sul cocchio, onorato come re: non essendosi reso schiavo delle voglie dell’egiziana era stato in cambio glorificato da colui che vede i cuori degli uomini e assegna la corona incorruttibile.

Ikos.

Aggiungiamo ora lamento a lamento e versiamo lacrime, battendoci il petto con Giacobbe per il celebrato e casto Giuseppe: egli è stato fatto schiavo nel corpo, ma ha preservato l’anima dalla schiavitù ed è divenuto signore di tutto l’Egitto. Dio dona infatti ai suoi servi una corona incorruttibile.

Sinassario del mineo,

Il 26 di questo mese memoria del santo ieromartire Basilio, vescovo di Amasia.

Stichi. Portando la veste di porpora tinta nel tuo sangue, ora regni in cielo con Cristo, o Basilio.

Lo stesso giorno santa Glafyra si addormentò in pace.

Stichi. Con occhio immateriale Glafyra contempla la visione non finta, ma ben chiara del cielo.

Lo stesso giorno santa Giusta si addormentò in pace.

Stichi. La nube del sepolcro nasconde Giusta, che risplende per le opere come la luna viene coperta dalla foschia.

Lo stesso giorno san Nestore, che lasciando i genitori e fattosi monaco, si addormentò in pace.

Stichi. Con sudore giunge al cielo Nestore, che rinnegò la tirannia della natura.

Per le preghiere dei tuoi santi, o Dio, abbi pietà di noi. Amìn.

 

poi la seguente memoria.

Il santo e grande lunedì si fa memoria del beato e ottimo Giuseppe e del fico maledetto dal Signore e inaridito.

Stichi per l’ottimo Giuseppe. Il casto Giuseppe divenne giusto governatore e dispensatore di grano: oh, cumulo di beni!

Altri, per il fico inaridito. Rappresentando nel fico la sinagoga degli ebrei, priva di frutti spirituali, Cristo con la sua maledizione lo fa inaridire. Fuggiamo il male del fico!

Per le preghiere dell’ottimo Giuseppe, o Cristo Dio, abbi pietà di noi. Amìn.

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