- Il 24 di questo mese memoria del santo megalomartire Areta e compagni; della santa martire Sebastiana. dei santi martiri Marco, Stìrico, Valentino, Akakios presbitero e Nerdon.
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli
Fu una delle figure di spicco della città di Negrà in Etiopia all’epoca dell’imperatore Giustino (518 – 527), di Elesvàan il re cristiano dell’Etiopia e di Dunaàn, il re ebreo della regione dell’attuale Yemen. Quando il re Elesvàan d’Etiopia rovesciò il re ebreo Dunaàn, stabilì una guarnigione nella città. Quindi il re ebreo si ribellò, uccise le guardie e fece una campagna contro Negrà, che conquistò, massacrando molti cristiani. Tra loro c’era Areta, che, nonostante la sua vecchiaia, sostenne i cristiani e li esortò al martirio.
- Memoria della santa martire SEBASTIANA, morta di spada
a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria
Santa Sebastiana era originaria della città di Sebaste in Frigia. Di san Paolo che la illuminò della luce della fede e la battezzò. Ella partì poi a diffondere la Buona Novella a Marcianopoli in Tracia, sotto il regno dell’imperatore Domiziano (96) e fu catturata dal governatore del luogo, Sergio, che la fece flagellare e poi gettare in prigione. San Paolo le apparve nelle tenebre della sua prigione e la incoraggiò a mantenere duro fino al compimento del glorioso combattimento dei soldati di Cristo. Dopo altri tormenti, che si rivelarono vani, Sergio la inviò al governatore di Marcianopoli. Costui la liberò ai suoi carnefici che le scorticarono le carni con punte di ferro e la liberarono ai leoni. Ma le belve si dimostrarono più ragionevoli degli uomini e andarono teneramente a leccare le mani della santa. Esasperato dallo spettacolo della propria impotenza, il governatore, la fece trascinare fuori dalla città per decapitarla. Nel momento in cui le si tagliò la testa, calò del latte al posto del sangue. Il suo corpo fu gettato a mare, ma grazie all’intervento di un angelo di Dio, fu ben presto ritrovato dai cristiani e degnamente sepolto in un luogo di nome Raidesto.
- Memoria del megalomartire Areta e dei suoi
Fu una delle figure di spicco della città di Negrà in Etiopia all’epoca dell’imperatore Giustino (518 – 527), di Elesvàan il re cristiano dell’Etiopia e di Dunaàn, il re ebreo della regione dell’attuale Yemen. Quando il re Elesvàan d’Etiopia rovesciò il re ebreo Dunaàn, stabilì una guarnigione nella città. Quindi il re ebreo si ribellò, uccise le guardie e fece una campagna contro Negrà, che conquistò, massacrando molti cristiani. Tra loro c’era Areta, che, nonostante la sua vecchiaia, sostenne i cristiani e li esortò al martirio.