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Sinassario | 18 giugno 2023

Ιούν 17, 2023 | Συναξάρι

  • 06: Memoria dei Ss. Leonzio, Ipato, Teodoulo, martiri

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo – Napoli

Leonzio, originario della Grecia (Eghina), era un uomo di alta statura e corporatura molto robusta. Sin dalla giovane età si era arruolato nell’esercito, e aveva combattuto molte battaglie dimostrando grande coraggio e prodezza. Per queste virtù fu rapidamente promosso ad alti uffici militari. Nonostante la sua rapida carriera e la posizione elevata raggiunta, si comportava con molta modestia e onestà. Trovatosi in Africa, venne in contatto con la fede cristiana, cui aderì con entusiasmo data la sua nobile e onesta anima. Cominciò a predicare la parola di Dio ai suoi subordinati e ai soldati, e destinò molte risorse per il sollievo dei poveri, delle vedove e degli orfani. Questa sua attività rapidamente portò i suoi frutti, e due colleghi, Ipato e Teodulo, presero a credere in Cristo e iniziarono a vivere in purezza e ascesi.

Quando il governatore africano Adriano venne a conoscenza di tutte queste cose, provò con tutti i mezzi a far rinnegare la loro fede. Si rese però conto presto che i santi rimanevano irremovibili, come coraggiosi soldati di Gesù Cristo. Ordinò quindi la morte di Ipato e Teodulo per decapitazione, mentre Leonzio fu torturato a morte. In questo modo, con il loro sangue prezioso suggellarono la loro fede e il loro amore per il loro Salvatore e Redentore, guadagnando le corone del martirio.

  • 06: memoria di San Calogero del Monte Cronio

a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria

A causa dei torbidi seguiti al IV Concilio (451), il vescovo Gregorio, il diacono Demetrio e il monaco Calogero ripararono in Sicilia. i primi furono uccisi a a Lilibeo (oggi Marsala, provincia di Trapani) dai Vandali ariani che avevano invaso l’Isola; Calogero si nascose invece nelle cavità naturali del Monte Cronio, presso Sciacca, dove fondò un monastero che fu a lungo tempo la sede del vescovo di Trìkala (oggi: Caltabellotta, provincia di Agrigento).

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