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Sinassario | 9 settembre 2024

Σεπ 8, 2024 | Συναξάρι

  • Le sacre reliquie dei Ss. Gioacchino e Anna

a cura di Joseph Giovanni Fumusa

Come spesso accade, le reliquie di questi due santi si sono sparse: frammenti della mano destra di entrambi i santi che si trovano a Tamasso, a Cipro ; nel monastero di San Paolo, sul Monte Athos, si conserva buona parte dello scheletro di Sant’Anna; il teschio di Sant’Anna, una parte del quale è conservata nella Cattedrale di San Pietro, a Bologna, un’altra parte (o alcuni suoi frammenti) è conservata nella Cappella Palatina del Castello di Castelbuono (PA) e un altro frammento ancora, estratto dalla reliquia di Bologna, è stato donato alla Metropolia di Veria.

  • Memoria dei DUECENTO PADRI teofori riuniti ad Efeso sotto il regno dell’imperatore TEODOSIO il Giovane (431) per il TERZO SANTO CONCILIO ECUMENICO, che anatemizzò l’empio Nestorio vescovo di Costantinopoli

a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria

memoria dei DUECENTO PADRI teofori riuniti ad Efeso sotto il regno dell’imperatore TEODOSIO il Giovane (431) per il TERZO SANTO CONCILIO ECUMENICO, che anatemizzò l’empio Nestorio vescovo di Costantinopoli.

Costui predicava che il Cristo non riuniva perfettamente in sé la natura umana e quella divina ma che era un semplice uomo divinizzato e che quindi non si poteva chiamare Tuttasanta, Madre di Dio (Thèotokos). È principalmente grazie allo zelo apostolico degli scritti ispirati di S. Cirillo di Alessandria, che i santi Padri, riuniti sotto la sua presidenza, rifiutarono l’eresia, confermando la fede dei due primi Concili e proclamando così chiaramente che il Signore Gesù Cristo ha veramente assunto la natura umana tutta intera, al fine di concedere a noi tutta la possibilità di una vera unione con la Sua natura divina.               

  • Sinassi dei giusti avi di Dio, GIOACCHINO e ANNA

a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria

Noi non celebriamo oggi la memoria della loro partenza da questa vita, come è abitudine per le feste dei santi, ma li veneriamo come gli intermediari attraverso i quali abbiamo trovato la Salvezza, grazie alla Madre di Dio che da loro è nata.

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