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Sinassario | 19 dicembre 2024

Δεκ 18, 2024 | Συναξάρι

  • Memoria dei Santi Bonifacio Martire a Tarso in Cilicia e Aglaida Giusti di Roma

Sia Bonifacio che Aglaide erano pagani e vivevano in dissolutezza. Stanca del loro modo di vivere, ma anche interessata a capire il fenomeno del cristianesimo, Aglaida decise di inviare Bonifacio in pellegrinaggio in Terrasanta per raccogliere le sante reliquie dei martiri cristiani.

Quando giunse a Tarso (Asia Minore), Bonifacio scoprì che contro i cristiani era iniziata una massiccia persecuzione, si dichiarò egli stesso cristiano e, come tale, fu sottoposto a martirio. La sua salma imbalsamata fu riportata a Roma per essere sepolta in un oratorio sulla via Latina.

Aglaida stessa decise di aderire a sua volta al cristianesimo. Lasciata ogni sua ricchezza ai poveri, si ritirò a vita monastica per i diciotto anni in cui visse ancora, ricevendo – sempre in accordo alla leggenda – il dono divino di esorcizzare gli spiriti maligni.

In memoria di Bonifacio Aglaide fece costruire sull’Aventino una chiesa, divenuta poi la basilica dei Santi Bonifacio e Alessio (ove si trovano anche le spoglie di Alessio di Roma), luogo in cui, secondo l’Itinerario De Locis Sanctis Martyrum,[1] le reliquie del santo furono trasferite successivamente in un’urna funeraria marmorea sotto l’altare maggiore il martedì delle Palme del 1217.

  • Memoria di San Gregenzio nato a Milano poi Vescovo di Tafar nello Yemen e confessore della fede cristiana verso gli ebrei (552)

Tratto da

https://www.crkvenikalendar.com/zitije_it.php?pok=0&id=BBDB

Agapios Landos e Doukakis lo fanno nascere a Milano, men­tre la Vita pubblicata da A. Vasiliev dice che nacque a Bliarès « sulla frontiera degli Avari », e l’editore pensa che si tratti di Lipljan, anticamente Ulpiana nella Mesia.. Questa identificazione sembra più probabile di quella di Milano.  Ecco il riassunto dell’attività del santo. Sotto l’im­peratore Giustino, Elesbaan, re di Etiopia, chiese al patriarca di Alessandria un arcivescovo per suc­cedere a quello che era morto e Proterio inviò Gregenzio Dopo aver operato in Etiopia, questi passò nel­l’Arabia Felice presso gli Imiariti (gli Omenti dei Bizantini) e vi converti numerosi giudei, ma fu com­battuto da alcuni di loro. Ebbe controversie col cele­bre rabbino Herban e mori nel paese.
Questa esposizione dei fatti rivela delle lacune: per essere inviato da Alessandria, bisognava che Gregenzio si fosse fissato prima in Egitto, cosa che non dicono i testi. Non mancano, inoltre, gli anacroni­smi: poiché la missione ebbe luogo sotto Giustino (518 o 519), il patriarca di Alessandria non poteva essere Proterio, morto nel 457. È probabile, infine, che la missione nell’Arabia Felice si svolgesse solo al tempo di Giustiniano, nell’epoca in cui gli Etiopi erano padroni del paese. Quanto alle « Leggi degli Omeriti » e al « Dialogo con il rabbino Herban », pure attribuito a Green , si tratta di centoni di brani presi da altri racconti. 

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