- Memoria del nostro pio padre san Patapio
Nacque a Tebe, in Egitto, nel VII secolo e cresciuto nei valori della fede cristiana, giunto all’età della maturità, decise di intraprendere la difficile via dell’ascetismo monastico per vivere da anacoreta, nel deserto egiziano. Ma come spesso accade a chi incontra la Grazia di Dio, le sue lotte ascetiche ben presto superarono i confini del deserto e molti si recarono da lui per ricevere consiglio.
Vistosi impossibilitato a vivere secondo il proprio desiderio decise di mettersi in viaggio fino a raggiungere la capitale imperiale di Costantinopoli dove ottenne di vivere in una cella adiacente le mura della città, nei pressi della chiesa delle Blacherne. Anche qui divenne noto, soprattutto per le guarigioni che andava compiendo sui malati. Morì nella città imperiale e fu sepolto nella chiesa detta degli egiziani, dedicata a San Giovannni Battista.
Nel 1904 durante lavori di restauro di un piccolo monastero vicino a Corinto dedicato al Santo, vennero scoperte le sue Reliquie e portate alla venerazione popolare. Da allora ripresero miracoli e grazie per le preghiere del Santo asceta.
- Memoria dei Santi Sostene, Tichico, Apollo, Epafrodito Cesare e Cefa, dei Settanta
Vicariato Arcivescovile della Campania
L’apostolo Sostene divenne vescovo della città di Colofone nella Ionia, e si distinse per la didattica e l’abnegazione. Era un collaboratore dell’apostolo Paolo e una caratteristica dell’amore di Paolo per Sostene è che nella sua prima lettera ai Corinzi, lo chiama suo compagno d’armi. Secondo il divino Crisostomo, l’apostolo Sostene e Crispo (v. 4 dicembre) sono la stessa persona.
Apollo era un uomo dotto di Alessandria e dotato di notevole abilità oratoria e di conoscenza delle Scritture. All’inizio conosceva solo il battesimo di Giovanni, ma poi imparò più approfonditamente la salvezza umana mediante Gesù Cristo, da Aquila e da sua moglie Priscilla (v. 13 febbraio). Apollo predicò coraggiosamente nella sinagoga di Efeso e poi andò a Corinto e nel resto dell’Acaia. Infine divenne vescovo di Cesarea.
L’apostolo Paolo chiama Tichico caro fratello e diacono nel Signore e la loro conoscenza deve essere avvenuta alla fine del terzo viaggio apostolico dell’apostolo Paolo. Predicò il Vangelo ai cristiani di Efeso e, (secondo una tradizione) anche a Cipro, dove è stato il primo Vescovo di Neapoli-Limassol. Quando ebbe completato la sua missione, tornò di nuovo dall’apostolo Paolo. Dopo il martirio del divino apostolo, secondo una tradizione, Tichico servì come vescovo a Calcedonia, una città della Bitinia in Asia Minore. Infine, nel villaggio di Pafos, nella parte occidentale di Cipro, c’è una chiesa semidiroccata dedicata ad Agios Tychikos e infatti ci sono due icone del santo, una molto antica e una un po ‘più recente, del 1830.
Epafrodito è chiamato dall’apostolo Paolo suo fratello e compagno di lavro e di lotta (Fil 2,25) e ha svolto i suoi doveri apostolici presso i Filippesi. Dopo Sostene, ha governato la diocesi di Colofone.
Cesare, è menzionato con la sua famiglia nella lettera dell’apostolo Paolo ai Filippesi e si dice che abbia servito come vescovo di Corone nel Peloponneso.
Infine, per Kifas, i suoi dati biografici non si sono conservati.