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Sinassario | 29 ottobre 2024

Ott 28, 2024 | Sinassario

  • Memoria della santa vergine e martire ANASTASIA la Romana

a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria

Santa Anastasia visse a Roma sotto il regno dell’imperatore Decio, del suo successore Valeriano e sotto il governatore della città, Probo (256). Giovane e bella, dotata di tutti i beni che potevano far dimenticare le cose divine per preferirle ai piaceri del mondo, rinunciò a tutto quello che la legava a questa vita per abbracciare la vita angelica in un piccolo monastero della capitale, sotto la direzione di una monaca saggia e piena di virtù, Sofia. Poiché il diavolo vedeva che la giovane Anastasia combatteva valorosamente contro gli assalti delle passioni carnali, decise di tentarla con la prova ultima della confessione del Cristo nel sangue. Venne denunciata al governatore Probo come empia sfrontata che rifiutava di rendere culto agli dei della città disprezzando allora la religione dello stato. Costui inviò i suoi soldati a prenderla nella casa che serviva da monastero. La saggia Sofia lasciò partire la sua discepola con le lacrime, ma con la gioia di offrire al Cristo una sposa addobbata con l’abito dai coloro variopinti e dalle frange d’oro delle virtù (Salmo 44,15). Davanti al governatore Anastasia non ebbe paura di confessare audacemente la sua fede: assicurando costui che poiché era già morta al mondo attraverso la rinuncia e l’ascesi in nome dell’amore per Cristo, le minacce di torture e di morte attraverso il martirio non solo non avrebbero scalfito la sua fede ma l’avrebbero riempita di gioia divina: poiché così ella poteva essere unita completamente al Cristo Dio. Il tiranno, furioso di vedersi vinto prima ancora che iniziasse il combattimento, scatenò sulla giovane la ferocia impotente dei suoi carnefici. Venne colpita in vari modi, le vennero fracassate le membra con il supplizio della ruota, le vennero tagliati i seni e poi le si tagliò la lingua che non cessava di rendere grazie a Dio nei tormenti. Fu così che santa Anastasia compì vittoriosamente il combattimento del martirio. Sofia, avvertita da un angelo, andò a prendere le sue sante reliquie, che si trovano oggi, in maggior parte, al monastero di Grigoriu al Monte Athos.

* Ella è distinta da santa Anastasia Farmacolytria (Scogli veleni) martirizzata sotto Diocleziano e celebrata il 22 dicembre. Ma può essere la stessa santa Anastasia celebrata il 12 ottobre martirizzata alla stessa epoca in identiche circostanze.

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