- 09: Commemorazione dell’apparizione dell’Apostolo Pietro all’Imperatore Giustiniano ad Athyra
Traduzione a cura di Joseph Giovanni Fumusa
Tratto da: https://www.johnsanidopoulos.com/2014/09/commemoration-of-appearance-of-apostle.html
Quando era un bambino, Sant’Eutichio, futuro Patriarca di Costantinopoli, predisse la propria futura elezione a Patriarca mentre giocava, scrivendo il suo nome assieme al titolo “Patriarca”.
In seguito, quando il Quinto Concilio Ecumenico preparava a riunirsi durante il regno del santo imperatore Giustiniano (527-565), il Metropolita di Amasea si ammalò e invio in sua vece Sant’Eutichio. A Costantinopoli, l’anziano Santo Patriarca Mena vide Sant’Eutichio e predisse che sarebbe divenuto il prossimo Patriarca.
Nella città di Athyra (scritta anche come Athyras o Athira), in Tracia, vi era una chiesa dedicata all’Apostolo Pietro, che festeggiava ogni anno il 5 di Settembre, probabilmente perché fu consacrata quel giorno. Secondo la “Vita di Eutichio“, scritta da Eustrazio il Presbitero, l’Imperatore Giustiniano si recò in questa chiesa nel 552 per partecipare alla processione per la sua festa il 5 Settembre. Anche Sant’Eutichio si trovava lì. Eustrazio, registrando una visione narrata da Giustiniano, scrive:
“Dichiarò che, mentre dormiva nella chiesa di San Pietro, capo degli Apostoli, ad Athyra – si trovava lì per prendere parte alla processione – ebbe anche una visione divina riguardante Eutichio; infatti disse di aver visto il capo degli Apostoli indicare chiaramente il grande Eutichio, dicendo: ‘Fallo diventare il tuo vescovo’.”
Sant’Eutichio procedette con la convocazione del Quinto Concilio Ecumenico nel 553.
- 09: Memoria del santo e glorioso profeta ZACCARIA, padre di San Giovanni Battista e Precursore
Parrocchia greco-ortodossa di San Paolo dei Greci, Reggio Calabria
╬ Il 5 di questo mese, il santo e glorioso profeta ZACCARIA, padre di San Giovanni Battista e Precursore.
Zaccaria era levita, discendente d’Abiathar un gran sacerdote, e viveva a Gerusalemme con la sua dama Elisabetta, della stirpe di Aronne. Ambedue erano giusti ed obbedivano a tutti i comandamenti del Signore con amore, ma erano rimasti senza figli fino ad età anziana.
Poiché Zaccaria occupava la carica di gran sacerdote, il giorno della grande festa dell’Espiazione (inizio del mese di settembre, Lev. 16) mentre era solo nel santuario per bruciare incenso, vide apparirgli, alla destra dell’altare dell’incenso, l’Arcangelo Gabriele. Ridondante di luce divina costui annunciò all’anziano che Dio aveva ascoltato le sue preghiere e quelle di Elisabetta e accordava in vecchiaia un figlio, che doveva chiamare Giovanni. L’inviato di Dio aggiunse:<< Egli sarà pieno di Santo Spirito fin dal grembo di sua madre, e camminerà avanti al Signore per preparagli un popolo ben disposto >> (Luc. 1,16). Zaccaria, colpito da stupore a questa vista, mostrò qualche esitazione a credere all’annuncio dell’Angelo, tanto che questi lo lasciò muto fino alla nascita del Precursore affinché imparasse a non dubitare delle promesse divine che superano l’ordine della natura.
Il giorno della nascita del bambino Zaccaria ritrovò la parola, scrivendo il nome di Giovanni su una tavola e, riempito di spirito intonò allora il canto profetico: << Benedetto il Signore, Dio d’Israele, poiché egli ha visto il suo popolo e operato la sua liberazione. Egli ha poi suscitato per noi una potenza di salvezza nella casa di Davide suo servitore, come Egli aveva detto per bocca dei Suoi santo profeti d’un tempo – (…) E tu bambino, sarai chiamato profeta dall’Altissimo poiché tu precederai il Signore per preparagli la strada, per far conoscere al suo popolo la salvezza attraverso la remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, con cui Egli verrà a visitarci, astro dall’alto che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte e guidare i nostri passi sul cammino della pace >> (Luc. 1,68).
Dopo la nascita di Cristo, Zaccaria non temeva di dichiarare apertamente la verginità di Maria e di mostrare che Ella è veramente la Madre di Dio, allorché gli venne chiesto di mettersi nel luogo del tempio dove stanno le vergini. Fu per questa ragione che egli si attirò l’odio dei Giudei. Inoltre, allorché il re Erode, avendo appreso la nascita del << re d’Israele >> e temendo di vedere in costui un concorrente al suo potere terrestre, inviò i suoi soldati ad uccidere i neonati di Betlemme, Zaccaria nascose Giovanni, che allora aveva sei mesi, con sua madre Elisabetta, in una grotta dall’altra parte del Giordano. I Giudei colsero l’occasione per denunciarlo a Erode, il quale diede l’ordine di inseguirlo fin nell’interno del tempio. Egli fu assassinato nel luogo stesso dove aveva stabilito che la Madre di Dio stesse in testimonianza della sua verginità e il suo sangue colò fino all’interno del santuario, manifestando così il loro delitto davanti a Dio. Dei sacerdoti andarono a prendere il suo corpo e lo seppellirono con i suoi padri. A partire da quel momento ebbero luogo nel tempio di Gerusalemme prodigi e segni, che rivelarono la prossima abolizione del culto e delle Legge. I sacerdoti non ebbero più visioni di Angeli inviati da Dio; la grazia della profezia andò via da essi, essi non poterono più pronunciare oracoli né dare come prima al popolo chiarimenti su punti difficili delle Sante Scritture [1].
1) Questo racconto della morte di Zaccaria si basa sulla tradizione apocrifa e la testimonianza di qualche Padre della Chiesa. Ciò permette di assimilare il padre del Precursore a Zaccaria figlio di Barach, ucciso tra il santuario e l’altare, che il Cristo dona come esempio con Abele dei giusti vittime dell’ingratitudine del popolo (Mat. 23,35). Ma è molto più probabile che là Cristo facesse allusione a Zaccaria, figlio del sacerdote Yehoyada, che, per aver condannato le trasgressioni del popolo, fu lapidato per ordine del re dei Giudei Josias (638-608 a.C.), nel vestibolo del tempio (cf. 2 Cronache 24,20-22).